Mettiamoci in gioco, campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, esprime il proprio sdegno per l’approvazione, in commissione Bilancio del Senato, di alcune norme sul gioco d’azzardo che «favoriscono un’ulteriore diffusione del fenomeno, e dunque dei costi sociali ed economici ingenti che comporta per tante persone e per la stessa collettività». La campagna (promossa da Acli, Adusbef, Alea, Anci, Anteas, Arci, Auser, Avviso Pubblico, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Federconsumatori, Federserd, Fict, Fitel, Fondazione Pime, Gruppo Abele, Intercear, Libera, Uisp) sottolinea, in particolare, la gravità del provvedimento che sblocca l’apertura di 1000 sale per giocare a poker nelle nostre città, «una decisione che era stata assunta dal precedente Governo Berlusconi e che l’Esecutivo in carica aveva tenuto in stand-by». «Ancora una volta – affermano i promotori della campagna – la lobby dell’azzardo stravince. A questi legislatori e a queste imprese andrà ascritta la responsabilità di un incremento del gioco d’azzardo patologico nel nostro paese, agevolato anche dallo slittamento di sei mesi dell’entrata in vigore delle norme che regolamentano la pubblicità sull’azzardo».
ArciReport, 8 gennaio 2013
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