E-LEGGIAMO/Un VOTO per promuovere la LETTURA
Domenica 24 febbraio, molte saranno le librerie italiane che resteranno aperte durnate questo momento elettorale per testimoniare l’importanza dei luoghi della lettura come le librerie, le biblioteche e le scuole nonchè per promuovere le pratiche di lettura e scrittura.
Tramite il blog è inoltre possibile firmare on line la lettera aperta.La Libreria IBS di Lecco ed il Comitato Provinciale Arci Lecco, che da anni organizza festival e rassegne di promozione della lettura e della scrittura e che ha attivato nei Circoli Arci della provincia svariate ArciBookZone , ossia luoghi per la promozione dlela lettura e del Bookcrossing, sostengono questo appello.
Sia presso il punto vendita di via Cavour che nelle sedi dell’Arci potrai trovare materiale informativo su E/LEGGIAMO (leggi tutto il testo dell’appello) nonchè il Manifesto dell’Arci per la Cultura e le richieste che l’Associazione ha rivolto al futuro governo su cultura, diritti, ambiente, dialogo fra culture, creatività e musica dal vivo.
VI ASPETTIAMO!
COMUINCATO STAMPA/E-LEGGIAMO/Un VOTO per promuovere la LETTURA
Domenica 24 e lunedì 25 febbraio gli italiani saranno chiamati alle urne elettorali per decidere chi andrà a governare il Paese nei prossimi anni.
Partecipare al voto è una delle pratiche più importanti di cittadinanza attiva: è diritto di ogni cittadino poter votare con coscienza, sulla base, oltre che delle proposte che i candidati riescono ad offrire , delle proprie consapevolezze politiche e culturali.
Il nostro è un Paese straordinario. L’Italia possiede una delle Costituzioni più belle del mondo, scritta da persone che hanno creduto nella democrazia, nella partecipazione attiva dei cittadini, nella solidarietà e nella giustizia. Viviamo in un Paese ricco di un patrimonio culturale, artistico e naturalistico che tutto il mondo ci invidia. Per secoli abbiamo dato vita a una importante cultura umanistica e scientifica. Abbiamo fatto della partecipazione civica il pilastro fondamentale della nostra democrazia. Il nostro statuto dei lavoratori è un caposaldo della difesa dei diritti e della piena attuazione del primo articolo della Carta Costituzionale. Siamo stati protagonisti del progetto di costruzione dell’Unione Europea.
Vent’anni di governo della destra populista hanno messo in ginocchio l’Italia. Hanno distrutto legami sociali, impoverito le persone, rapinato le risorse economiche e naturali, garantito i grandi poteri, imbavagliato e depotenziato ogni forma di opposizione democratica. La sistematica distruzione del sistema di welfare e di quello dell’istruzione e della conoscenza stanno ipotecando seriamente il nostro comune futuro.
Per questo c’è bisogno di un cambiamento radicale, che rimetta al centro dell’agenda politica i principi fondamentali della nostra Costituzione e i diritti che garantisce a tutti i cittadini e le cittadine: l’uguaglianza, il lavoro, il reddito, la sicurezza sociale, i diritti sociali, civili e culturali, la responsabilità sociale delle imprese, la difesa dell’ambiente, l’equità e la partecipazione attiva dei cittadini. Dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo equo e sostenibile.
Tutti gli indicatori di cui disponiamo mostrano l’esistenza di una stretta correlazione tra lettura dei libri e condizioni favorevoli a una migliore qualità della vita e al benessere complessivo della persona e delle comunità, non misurabile solo attraverso il PIL. Dove si leggono più libri si leggono anche più giornali, si va più spesso al cinema o al teatro, si ascolta più musica, si frequentano di più i musei. Non solo: la lettura di libri si combina positivamente anche con l’uso delle nuova tecnologie e in particolare di Internet.
Ancora: dove la lettura è abitudine più diffusa, in molti casi è anche più alto il reddito, è migliore la qualità della vita, la società è più coesa, sono maggiori la capacità di innovazione e la propensione alla crescita, è più forte la difesa della legalità, sono minori la corruzione, la criminalità e la discriminazione nei confronti delle donne. Secondo i dati diffusi dai pediatri di ‘Nati per leggere’, anche la salute e il benessere complessivo dei bambini traggono vantaggio dalla pratica dei genitori di leggere libri ai figli fin dai primi anni di vita.
Come mai allora le classi dirigenti italiane, con poche eccezioni, hanno prestato così scarsa attenzione al libro, alla lettura e ai loro luoghi, dalle biblioteche alle librerie, dalla scuola all’università e agli enti di ricerca? E questo proprio in un paese come l’Italia in cui la propensione alla lettura è più bassa della media europea. La responsabilità principale è dei tagli a scuola, cultura e università effettuati dai governi recenti.
Occorre invertire le politiche di definanziamento che hanno drammaticamente colpito il mondo della cultura e della formazione: per avere servizi da paese civile, occorre investire come e quanto i paesi civili.
L’Associazione Forum del Libro, che raggruppa editori, librai, bibliotecari, insegnanti e tanti operatori del mondo del libro sta lavorando da due anni a un progetto di legge sul libro e la lettura. Intende mandare un segnale forte al Parlamento che stiamo per costituire, al quale chiede di approvare una legge organica in materia, come hanno fatto altri paesi europei. Intende portare avanti questa iniziativa insieme a tutti gli attori della filiera del libro, dagli autori ai lettori, dai bibliotecari agli insegnanti, dai librai agli editori, e a tutti coloro, singoli o associazioni, che sono impegnati sul terreno della promozione della lettura, cui chiede di collaborare alla elaborazione delle proposte, arricchendole col loro contributo, di unire gli sforzi e coordinare le iniziative, e di vigilare su come il nuovo Parlamento lavorerà su questi temi.
Libreria IBS Lecco
Comitato Provinciale ArciLecco
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