Friday 22nd November 2024,
Arci Lecco Sondrio

ArciBook a Venezia!!!/Archetipi e Prototipi della Lettura

admin febbraio 28, 2013 dal mondo arci

Per sei giorni un’isola di librai, libri, lettori, editori, distributori

di Vladimir Mastrogiacomo

(Progetto nazionale ArciBook: Claudia Carotenuto (Arci Lecco), Vladiimir Mastrogiacomo (Altera-Arci Torino/Piemonte), Michela Iorio (Arci Modena), Carlo Testini, Sabrina Milani (Arci Nazionale)

Fare il libraio, come direbbe Romano Montroni – già direttore delle librerie Feltri­nel­li e ora consulente delle librerie Coop – tra i dominus della scuola, è un po’ come “Ven­de­re l’anima” (Editori Laterza). Un mix di imprenditoria, amore per la produzione culturale, voglia di anticipare i tempi e capire l’aria che tira fra le pieghe del presente. L’Arci vive le politiche culturali come strumento per creare felicità in comune, e la lettura come forma di comunità, di dialogo e partecipazione.

Non ci piacciono sempre e solo le -ormai inflazionate – presentazioni con l’autore. Noi pensiamo che libri, autori, editori, siano ‘Partigiani della cultura’, strumento di accesso alla cultura, alla conoscenza come bene, e non costo sempre e comunque. I circoli e le associazioni Arci possono e devono essere alleati e lavorare insieme alle librerie, alle biblioteche, agli editori: dovunque si produca, elabori, discuta e condivida pensiero alternativo e che sia il motore per attivare le nostre sinapsi, talvolta poco abituate alla presa di parola; a leggere privatamente e a derubricare pensieri forti e critici.

Arcibook è stata invitata, dal 20 al 25 gennaio, al trentesimo seminario di perfezionamento della Scuola per Librai ‘Umberto e Elisabetta Mauri’: questa nasce con l’intento di far fronte alla profonda trasformazione in corso nel commercio librario, nella consapevolezza del fatto che il mestiere del libraio necessita costantemente di nuovi strumenti tecnici, organizzativi e conoscitivi.

«Il successo della Scuola si misura dal nu­me­ro di allievi che hanno trovato nei corsi le idee e gli stimoli per rinnovare la propria libreria e sono tornati a Venezia non da ‘ripetenti’, ma per far conoscere la loro ‘sperimentazione’. Con la scelta di investire grandi risorse su pochi allievi – osserva Luciano Mauri – costruire prototipi perché diventino archetipi». L’intento è quello di ridefinire la figura professionale del libraio, adeguandola ai nuovi ritmi della produzione del libro, formandola su strumenti di analisi e metodi innovativi e aggiornandola sulle esperienze professionali. Il tema di questa edizione è legato al tema: i valori del mestiere di libraio.

Giorni vissuti intensamente, splendidamente. Abbiamo fatto parte come invitati/uditori di un laboratorio di sperimentazione e discussione sulle possibilità del libro.

Tra gli interventi più anticonformisti e fuori dal coro quello di Julio Velasco sul gioco di squadra; un elogio dell’imperfezione, sulla cooperazione e sulla vittoria come processi collettivi; la squadra come luogo di emozioni, valori, intelligenza condivisa. Velasco parlava anche di noi, dell’Arci, una nazionale della ricreazione della cultura, creativa: forte ma talvolta senza un modulo di gioco condiviso sull’asse valori-pratiche-azioni.

Anima “situazionista” della scuola Achille Mauri, presidente di Messaggerie, nostra guida alla passione per i libri; ma anche Inge Feltrinelli: «La scuola è un’occasione per riflettere, confrontarsi e mettersi in discussione. Giornate intense per far scattare nei librai il desiderio di rinnovarsi».

Presente anche Gian Arturo Ferrari, una vita da appassionato ed operatore dell’ editoria ad altissimi livelli, presidente del Centro per il Libro e la Lettura, con cui Arci collabora; Ulrico C. Hoepli, con tutta la sua autorevolezza e curiosità per i nuovi ‘movimenti’ tecnologici e produttivi legati al mondo del libro.

Presente anche la compagna Luciana Castellina, intellettuale e militante indomita della nostra Arci. Infine Quirino Conti, «stilista occulto», come lo ha definito Natalia Aspesi. Intelligente, ambizioso, coltissimo ma mai erudito. Partendo da Yehoshua Abraham celebra un inno dadaista al nostro sabato della vita, alla lettura come sospensione dal mondo, come protesta, come gesto appassionato contro ogni ideologia.

Per ArciBook
Vladimir Mastrogiacomo
vladimir@alteracultura.org

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