Dichiarazione di Paolo Beni, presidente Arci nazionale e Francesco Camuffo, presidente Arci Umbria
L’Arci condanna la gravissima e ingiustificata carica della Polizia durante il corteo dei lavoratori della TK-AST di Terni che manifestavano per il futuro del Polo siderurgico ternano. Una manifestazione pacifica, come è tradizione in una città che vanta una lunga storia di lotte operaie e democratiche, rovinata dalla violenza delle forze dell’ordine che ha colpito, oltre ai lavoratori, anche il Sindaco Leopoldo Di Girolamo, ferito alla testa da una manganellata.
Un comportamento che ci preoccupa in modo particolare perché rischia, in una situazione di incertezza sui destini delle acciaierie ternane e di difficile crisi economica e sociale dell’intero paese, di alimentare pericolose tensioni sul fronte sociale.
Arci Terni segue da sempre la complicata vicenda delle acciaierie ternane, che negli ultimi dieci anni si è fatta sempre più delicata: dalla chiusura del reparto magnetico fino alle incognite di questi mesi sul futuro dello stabilimento umbro.
Esprimiamo al Sindaco e agli operai coinvolti nelle cariche la nostra piena solidarietà.
Chiediamo che il ministro dell’Interno, accertate modalità e responsabilità di quanto avvenuto, ne riferisca al più presto in Parlamento.
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