Ha preso il via lo scorso 25 ottobre la settima edizione della 50 giorni di Cinema Internazionale a Firenze, la rassegna di cinema più lunga d’Italia che si concluderà il 15 dicembre e che si arricchisce di nuove rassegne, eventi, anteprime.
Una delle principali novità è l’African Diaspora Cinema Festival, una rassegna di film africani degli ultimi anni che fa parte di un progetto di valorizzazione delle culture di cittadini e comunità straniere residenti in Toscana sostenuto dalla Regione.
L’ADCF (African Diaspora Cinema Festival) organizzata e diretta da Fide Dayo, con l’Associazione Wazobia Culture Entertainment Promotions, in collaborazione con Arci Toscana e Ucca, pone l’attenzione sulla moderna diaspora dei popoli africani interpretando i bisogni dei nuovi flussi di migrazione, e sostiene la rinascita dell’unione africana attraverso la diffusione della cultura cinematografica.
La prima giornata dell’African Diaspora Cinema Festival si svolgerà presso il cinema Odeon di Firenze alla presenza di diverse personalità dei governi e dei paesi coinvolti: Sudafrica, Nigeria e Ghana; poi il festival itinerante proseguirà il suo viaggio. A partire dalla metà di novembre infatti le prime sale, molte del circuito Arci, che ospiteranno i primi tre titoli dei dieci in programmazione alla rassegna, saranno: Cinecittà Cineclub a San Quirico, Il Girone a Firenze, Casa del Cinema Il Terminale a Prato, Cinema Olimpia a Montecatini, Agorà a Pontedera e Arsenale a Pisa. La programmazione proseguirà poi a gennaio in altre sale del circuito Arci Toscana. L’obiettivo è quello di raggiungere le numerose comunità africane residenti sul territorio regionale e di diffondere la cinematografia africana per sviluppare un confronto sui temi che i film propongono. L’ingresso alle proiezioni sarà gratuito.
An African Election di Jarrett Merz (89’) 2011
Ghana 2008. Il paese vota per eleggere il nuovo presidente. I candidati dei due principali partiti si affrontano in una campagna elettorale molto accesa e sembrano disposti a tutto pur di vincere. Malgrado qualche intoppo, il processo democratico procede regolarmente fino al giorno del voto, quando un inaspettato testa a testa tra i candidati minaccia di far precipitare il paese nella violenza e nel caos.
Last Flight to Abuja di Obi Emelonye (81′) 2012 – anteprima
Basato su un fatto realmente accaduto. Un gruppo di viaggiatori nigeriani viaggia come ogni giorno sul volo della compagnia Fliamingo Airways da Lagos alla città di Abuja un venerdì del 2006. L’aeroplano raggiunge tranquillamente la quota ed è in perfetto orario. Improvvisamente succede qualcosa, fra l’errore umano e il guasto tecnico, che provoca una sventura. La situazione precipita e l’aereo comincia a ballare fino a cadere. Durante la corsa il pilota cerca di salvare l’aereo dal disastro. Tutti i passeggeri, durante questi attimi, vivono, in un flashback, le situazioni della vita che avrebbero voluto vivere. Giovani amanti, coppie di anziani, manager e sportivi, che hanno quasi raggiunto il loro successo, tutti sono catapultati nel loro immaginario e nella dimensione del vivere i loro ultimi attimi di vita. Ciò accade a tutti .. meno che ad uno! Di che cosa è a conoscenza?
Otelo burning di Sara Blecher (97’) 2011
1989, al culmine della lotta contro l’apartheid, Otelo, 16 anni, suo fratello minore, Ntwe, e il suo migliore amico, New Year, sono invitati nella casa al mare dove lavora il nuovo compagno della madre. Lì vedono il loro amico Mandla cavalcare le onde: la scoperta del surf rivela ai ragazzi un nuovo mondo, il rovescio del sobborgo in cui vivono, che è costantemente minacciato da violenti contrasti politici.
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