di Gabriele Moroni, Arci Valle Susa
Prosegue l’attività del Controsservatorio Valsusa, promosso fra le tante organizzazioni anche dai comitati Arci piemontesi.
Dopo la ricerca su Tav e media e il convegno e la pubblicazione sugli aspetti giudiziari della vicenda Tav, l’assemblea ha deciso di presentare un esposto al Tribunale Permanente dei Popoli (TPP), firmato anche dal presidente e dal vicepresidente della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone e da numerosi sindaci e amministratori.
Il TPP è un organo della Fondazione Basso-sezione internazionale, un tribunale di opinione la cui opera è rivolta a identificare e rendere pubblici i casi di sistematica violazione dei diritti fondamentali, in particolar modo riguardo tutti quei casi in cui la legislazione nazionale e internazionale risultino fallimentari nel difendere il diritto dei popoli.
Nei suoi trent’anni di storia il Tribunale Permanente dei Popoli ha accompagnato, anticipato e supportato le lotte dei popoli contro le violazioni dei loro diritti fondamentali, come la negazione del principio di autodeterminazione, le invasioni straniere, la distruzione ambientale e tutti quei casi di nuove forme di dittatura economica e di schiavitù.
L’iniziativa è stata condivisa da numerose personalità del mondo della cultura e della scienza, di diversi paesi, che hanno voluto manifestare il loro sostegno, fra questi: Giuristi Democratici, Noam Chomsky, Dario Fo, Luciano Gallino, Serge Latouche, Ken Loach, Ugo Mattei, Luca Mercalli, Paolo Rumiz, Salvatore Settis e Alex Zanotelli; tante adesioni importanti stanno arrivando anche dal mondo Arci, a partire da Francesca Chiavacci, Raffaella Bolini e Giancarlo Pizzardi.
L’esposto parte dall’idea che nei venticinque anni trascorsi da quando si è iniziato a parlare del progetto di una nuova linea Torino-Lyon siano stati sistematicamente violati alcuni diritti fondamentali dei cittadini: il diritto alla salute (propria e delle generazioni future), il diritto all’ambiente, il diritto a condizioni di vita dignitose, il diritto a una informazione corretta e trasparente, il diritto di partecipare alle decisioni che riguardano la propria vita.
In questi anni i cittadini, riuniti in comitati e sostenuti dalle amministrazioni locali, hanno ripetutamente denunciato le violazioni documentando ampiamente l’inutilità dell’opera, i danni per l’ambiente e i rischi per la salute, lo sperpero di danaro pubblico. Tecnici, esperti e scienziati di fama internazionale hanno supportato le loro ragioni presentando studi e analisi di innegabile validità scientifica.
Da questo lavoro è stato selezionato il materiale allegato all’esposto, unitamente ad un elenco di possibili testi in grado di offrire testimonianze significative.
L’accoglimento dell’esposto compete ovviamente soltanto al TPP, ma sarà comunque significativo e importante il numero delle adesioni che raccoglieremo a sostegno di questa iniziativa.
www.controsservatoriovalsusa.org
ArciReport, 26 giugno 2014
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