Una settimana di incontri con registi prima di imbarcarsi
di Yvette Nina Enomana associazione Voice Off
La prima settimana del progetto Tirana-Modena, Cinema & Memories promossa dalle associazioni MoXa (Modena per gli altri) e VoiceOff con la collaborazione di Arci Modena, si è conclusa la mattina del 15 luglio all’alba, sulla banchina della stazione di Modena, dove i 12 ragazzi partecipanti (albanesi e italiani) hanno preso il treno che li condurrà verso la parte più ‘dinamica’ del progetto: quella in cui dovranno imbarcarsi su una nave e girare un film documentario, senza aver potuto pianificare nulla, perché ciò che succederà in mare o chi sarà lì pronto ad attraversarlo, nessuno può saperlo.
Questa settimana è stata fonte inesauribile di stimoli e suggestioni per quel che riguarda i rapporti tra i due paesi in questione, i quali, da sempre l’uno di fronte all’altro, talvolta si son guardati, a volte hanno preferito chiudere gli occhi, e altre volte hanno preteso di distorcere la realtà ora dell’uno ora dell’altro. I ragazzi hanno avuto l’irripetibile possibilità di ascoltare le testimonianze di persone come Fatos Lubonja, che ha passato gran parte della propria esistenza tra le mura di una prigione comunista e di osservare i meravigliosi ed emozionanti frammenti di un film documentario come Anja – la nave, hanno inoltre potuto parlarne, analizzarli grazie alla preziosa partecipazione del regista Roland Sejko. I partecipanti hanno inoltre scoperto il mondo degli Italiesi grazie a testimonianze dirette e al monologo teatrale scritto e interpretato da Saverio La Ruina; il giornalista Antonio Caiazza, giornalista Rai del Friuli Venezia Giulia, ha presentato loro il suo ultimo romanzo La notte dei vinti, dopo essersi intrattenuto con i ragazzi sulle vicende storiche che legano i due paesi. Il docente e ricercatore universitario presso l’università di Modena e Reggio Emilia e selezionatore per il Festival del Cinema dei Popoli Vittorio Iervese ha per primo introdotto il discorso sul cinema del reale, portato avanti da relatori d’eccezione parallelamente a quello storico-culturale.
Daniele Gaglianone, il regista che affiancherà i partecipanti durante le riprese sul traghetto, ha regalato ai ragazzi, attraverso la visione e l’analisi del suo ultimo film La mia classe, un’importante riflessione sull’emigrazione, sulla nostalgia di casa, sul sentirsi stranieri, ma anche e soprattutto una riflessione sul cinema stesso, un cinema che può guardarsi e includersi nel processo narrativo. E ancora, hanno fornito spunti molto interessanti il regista casertano Pietro Marcello, il critico cinematografico Goffredo Fofi e lo sceneggiatore napoletano Maurizio Braucci.
La seconda parte dello scambio si svolgerà a Tirana a fine settembre, e consisterà nel montaggio del materiale girato in questi tre giorni in alto mare, coordinata dal regista Kujtim Casku, e un’anteprima dei lavori sarà diffuso l’ultimo giorno dell’Human Rights Festival.
www.arcimodena.org
Arcireport, 17 luglio 2014
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