Alle ore 10.30 di Domenica 7 Febbraio 2016 presso il Circolo Arci Libertà di Galbiate il racconto di Expo 2015 raccontato attraverso il vissuto di due ragazze che hanno svolto i primi sei mesi della loro esperienza di Servizio Civile Nazionale presso la grande esposizione di Milano vivendola dall’interno, giorno per giorno, e che quindi hanno avuto la possibilità di conoscere l’evento e le sue problematiche in maniera approfondita.
L’incontro sarà strutturato in tre parti: “Prima”, “Durante” e “Dopo” Expo, e si cercherà di raccontare, attraverso una chiacchierata accompagnata da immagini e video,quello che è stato il percorso da Maggio ad Ottobre per poi riflettere su ciò che è stato da Novembre in poi.
Seguirà quindi un dibattito con i presenti rispetto ai temi trattati e alle criticità e i punti di forza di questo grande evento cercando di dare una risposta alla grande domanda: “Cosa ci lascia Expo?” sia dal punto di vista concreto ed economico che di quello più di contenuto.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di riflettere sul lascito dell’esposizione, intendendo Expo non come evento fine a se’ stesso ma trasformando questa esperienza in un’opportunità per mettersi in discussione: come individui e come società civile siamo chiamati a porci delle domande sulle tematiche proposte e ad agire per il bene del pianeta e delle nostre singole realtà.
Al termine della chiacchierata è previsto per tutti i partecipanti un aperitivo a base di prodotti locali e a km0 organizzato dal Circolo.
L’iniziativa sarà condotta dalle Volontarie del Servizio Civile Nazionale che in questi mesi stanno prestando la propria opera presso il Comitato provinciale Arci Lecco:
Maggie Daoud, meratese classe 1992, diplomata presso il Liceo Classico Statale A. Manzoni di Lecco, si è laureata in Mediazione linguistica e culturale presso l’Università degli Studi di Milano ed attualmente è iscritta alla laurea magistrale in Lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale nella stessa università. Nella sua esperienza nell’ambito di Expo 2015 si è concentrata nel padiglione Palestina ad EXPO (nel cluster delle Zone Aride). Ci racconta Maggie “l’esperienza mi ha permesso di conoscere molto meglio la storia e la cultura di questo Paese, e mi ha permesso di capire molte cose su me stessa; ho capito cosa vorrei fare e molte cose sul mio modo di vedere il mondo. Quando ci è stato chiesto quale parola per noi descrive l’esperienza che abbiamo vissuto ho scelto relazioni, perché proprio attraverso la relazione con persone diverse tra loro e che altrimenti non avrei mai incontrato sono cresciuta moltissimo”.
Giulia Mazzoleni, valsassinese classe 1989 si è diplomata nel 2008 presso il Liceo Artistico Statale di Lecco Medardo Rosso a e febbraio 2012 si laurea in Fotografia presso la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia con una tesi sul vissuto quotidiano del messaggio pubblicitario. Dopo aver frequentato un anno della facoltà specialistica di Nuove tecnologie per l’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, inizia la sua esperienza lavorativa nel proprio ambito professionale svolgendo diversi stage e nel frattempo aggiorna la sua formazione seguendo corsi e frequentando il master manageriale per la gestione delle risorse in azienda, promosso da Lecco100. Così ci dice del proprio impegno presso Expo 2105 : “Ho operato presso l’area comune del cluster Isole, mare e cibo – Nessuna isola è un’isola, svolgendo principalmente attività di comunicazione e seguendo la parte progettuale e di realizzazione del progetto Cluster per le Scuole che si è inserito nel più ampio contesto del Progetto Scuola organizzato da società Expo in collaborazione con il MIUR; queste esperienze mi hanno permesso di mettere in pratica e sviluppare le mie competenze in ambito artistico e di comunicazione ma soprattutto di mettermi in gioco in merito a nuove esperienze lavorative che non avrei mai pensato di fare. Expo è stato un grande caos di lingue, persone e culture differenti che mi hanno arricchita moltissimo; i sei mesi trascorsi sono stati un continuo stimolo dal punto di vista professionale ma soprattutto da quello umano.”
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