Il mondo della musica sta ancora attraversando un periodo di grandi trasformazioni e di grande difficoltà e crisi.
Circoli culturali e festival giovanili e indipendenti stanno a fatica cercando di riconfigurarsi per rispondere alle nuove domande e allo scenario musicale in profonda trasformazione, non senza difficoltà.
Le ragioni sono tante e indicano che purtroppo ancora non esiste un progetto organico di sviluppo del settore musicale, dal live alla formazione musicale formale e non formale.
La diminuzione costante dei contributi degli enti locali, l’aumento dei costi di realizzazione delle attività, l’incomprensibile stasi legislativa sul diritto d’autore, la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie e la conseguente diminuzione delle occasioni per praticare e conoscere la musica, delineano un quadro preoccupante.
In particolare, pur se da una gran schiera di amministratori è decantato il valore rigenerativo della musica per gli spazi urbani, quotidianamente ci troviamo a scontrarci con i provvedimenti restrittivi in nome di una pax urbana che non preveda suoni. In particolare l’essere ormai da lungo tempo sottoposti a controlli e verifiche che non riconoscono nel nostro insediamento associativo un valore per le nostre comunità, bensì una fonte di ‘chiasso’ e disturbo sta ulteriormente affaticando il nostro insediamento associativo culturale e musicale.
A fronte di tutto ciò sappiamo bene come la creatività musicale del nostro Paese sia, fortunatamente, viva e vegeta. In ogni ambito e genere.
Quest’anno il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha promosso la Festa della Musica in collaborazione con l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia) e la Siae. Potete trovare tutte le informazioni utili sul sito www.festadellamusica.beniculturali.it .
Anche Arci vuole continuare a sostenere alcune richieste per rafforzare il settore e migliorare il nostro lavoro per dar modo a tantissimi, soprattutto giovani, di essere parte attiva di questo mondo: operatori, tecnici, musicisti, autori, piccoli editori, insegnanti, etc.
6 sono gli ambiti sui quali vogliamo porre l’attenzione quest’anno. 6 vertenze che hanno ricadute importanti sul mondo della musica:
- Più spazi per la musica e la creatività. Il decreto legge “Valore Cultura” prevede che gli immobili statali e comunali inutilizzati possano essere dati in uso ad artisti e creativi. Chiediamo che siano emanati i decreti attuativi;
- Riformiamo la Siae e il diritto d’autore. Promuoviamo le licenze Creative Commons tra gli strumenti a disposizione degli autori per diffondere le proprie opere.
- Chiediamo che i proventi dell’equo compenso per la “copia privata” calcolato su tutti i dispositivi dotati di memorie di dati siano utilizzati almeno per il 50% per il sostegno a progetti di giovani autori;
- Chiediamo detrazioni fiscali per la frequenza a corsi di formazione in campo musicale per i minori di 18 anni e per l’acquisto di uno strumento musicale.
- Chiediamo l’inserimento della pratica dello strumento musicale in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
- Chiediamo più investimenti a sostegno della pratica, della promozione e della produzione di ogni genere musicale utilizzando il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) anche per progetti a rete per il sostegno alla giovane creatività
E’ importante continuare a sostenere le nostre richieste anche in vista di una annunciata legge sullo spettacolo dal vivo collegata alla prossima legge di stabilità, sulla quale anche l’Arci potrà avanzare proposte e suggerimenti.
BUONA MUSICA A TUTTI!!!
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