Lecco, 25 novembre 2013
L’importo della TARES, il cui pagamento della prima rata è previsto per i prossimi giorni, sarà considerevolmente più alto delle precedenti tasse analoghe e ciò comporterà per i nostri circoli ARCI (e analoghe realtà associative) un aggravio economico che in questa fase di crisi economica rischia di metterli in seria difficoltà. Inoltre spesso i Circoli sono già gravati da ingenti tasse come l’IMU che ha già comportato la chiusura di realtà storiche nella nostra provincia. Un’ulteriore spesa rischia di far collassare molte di queste realtà.
Poiché è facoltà dei Comuni stabilire agevolazioni tariffarie diverse da quelle espresse dalla norma statale, e in quest’ambito, quindi, anche agevolazioni che possano riguardare il mondo del no-profit, il Comitato ARCI di Lecco esorta le Amministrazioni comunali a prevedere riduzioni Tares per le associazioni di promozione sociale e non a fini di lucro come indicato nella legge 383/2000.
I Comuni hanno tempo fino al 30 novembre per varare regolamenti che, in alternativa alla disciplina di legge, consentono di applicare la Tares con modalità semplificate.
IL COMITATO ARCI DI LECCO inoltre ricorda come le nostre attività sono rivolte ai soci e spesso gestite da volontari, che i circoli sono spazi ricreativi e culturali senza finalità commerciali (quindi non assimilabili a bar o affini) e spesso i soli presidi di socialità in vari quartieri e paesi.
Chiediamo che le Amministrazioni Comunali tengano in considerazione tali fatti sopra esposti e che valuti di applicare per le associazioni non lucrative delle tariffe ridotte e adeguate al nostro agire associativo.
Comitato Provinciale Arci Lecco
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