Venerdi 3 Gennaio 2014, alle 21, ci sara’ la fiaccolata in ricordo dell‘Eccidio di Valaperta.
La partenza è dalla chiesa di Valaperta fino al cippo dei Caduti dove ci sarà la deposizione di corone d’alloro, il saluto del Sindaco di Casatenovo e di un rappresentante dell’A.N.P.I Provinciale.
I Soci del Circolo LiberArci di Barzanò invitano tutti alla partecipazione per non dimenticare quanto accaduto!
Forse non tutti si ricordano cosa è successo il 3 gennaio del ’44, molto vicino a noi.
A Valaperta (Frazione di casatenovo-LC) il 23 ottobre 1944 il brigadiere del distaccamento di Missaglia della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) incaricò un suo milite, Gaetano Chiarelli, di fornire informazioni su di un renitente alla chiamata alle armi di Valaperta. Un gruppo di partigiani, avvertiti della presenza del repubblichino in Valaperta, circondarono il gruppo di case e intimarono al Chiarelli di alzare le mani e consegnare loro la bicicletta e le armi; di fronte al suo rifiuto gli spararono addosso, uccidendolo.
Alle 22,30 piombano su Valaperta una quindicina di brigatisti neri. Intanto era sopraggiunto anche il segretario del Fascio e il Commissario Prefettizio di Missaglia, nonché comandante del locale Distaccamento della Brigata Nera, l’ingegner Emilio Formigoni, padre dell’ ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
I militi della G.N.R., sparsi per la cascina, sparano all’impazzata nei cortili, incendiando le stalle e i fienili, razziando le case, percuotendo le persone inermi per tre giorni per ottenere i nomi dei partigiani, sotto gli occhi indifferenti del capitano che risponde, a chi gli chiede di calmare i suoi uomini, che essi stanno esercitando la legittima vendetta del camerata ucciso.
Vennero arrestati per l’uccisione del Chiarelli quattro partigiani: Natale Beretta di Arcore di 25 anni, Nazzaro Vitale di Bellano di 24 anni, Mario Villa di Biassono di 23 anni, Gabriele Colombo di Arcore di anni 22.
La mettina del 3 gennaio 1945 a Valaperta i quattro partigiani vennero fucilati.
All’esecuzione erano presenti i militi della G.N.R. di Missaglia, il Commissario prefettizio di Casatenovo, prof. Firmiani, il medico condotto dott. Della Morte e il comandante della Brigata Nera di Missaglia, Ing. Formigoni.
Dopo la guerra Formigoni scappò in esilio ma condannato in contumacia solo come collaborazionista potè rientrare tranquillamente in Italia così come tanti altri .
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