La battaglia d’Istanbul /in difesa/di seicento alberi/novecento arresti/ mille feriti/quattro accecati per sempre/la battaglia d’ Istanbul/è per gli innamorati a passeggio sui viali/per i pensionati, per i cani,per le radici, la linfa, i nidi sui rami/per l’ ombra d’ estate e le tovaglie stese/coi cestini e i bambini/la battaglia d’ Istanbul/è per allargare il respiro/e per la custodia del sorriso.
(Erri De Luca)
Le parole di Erri De Luca ci accompagnano mentre seguiamo con partecipazione e solidarietà la rivolta democratica in Turchia. Dopo diversi giorni, tre persone morte, cinque in fin di vita, centinaia di feriti secondo Amnesty International che denuncia la violenza contro i manifestanti e gli arresti di massa. Intanto la protesta dilaga e si trasforma nel più grande movimento di contestazione al governo di Erdogan, al tentativo di islamizzare il paese, all’autoritarismo, alla mercificazione avanzante.
Il contrasto tra la violenza del cemento, della devastazione ambientale e le aspirazioni dei cittadini appare evidente.
Da una parte la furia del profitto, dall’altra la difesa della vita e della libertà.
E la parte migliore che prende la parola, per difendere il bene comune. Studenti, donne di qualunque età, sindacati, insieme agli artisti e ai poeti.
Sul sito www.arci.it , una testimonianza da piazza Taksim.
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