Articolo pubblicato su: https://www.arci.it/elezioni-europee-2024/
Stiamo andando verso le elezioni europee in un quadro fosco, con la destra estrema che tenta l’arrembaggio al Parlamento Europeo e il quadro politico europeo che si sposta a destra, con la guerra in Ucraina e il genocidio a Gaza che non accennano a fermarsi, mentre i leader europei promuovono “l’economia di guerra” e dichiarano di “dover preparare la cittadinanza alla guerra”. Intanto torna in forma nuova il patto di stabilità, si fanno passi indietro sulla transizione energetica e proseguono gli accordi con i regimi mediterranei e africani contro i migranti.
In questo quadro, tenere aperto lo spazio civico e difendere i diritti associativi è premessa indispensabile per poter continuare a batterci per la nostra Europa – l’Europa della pace, dei diritti, della giustizia climatica e sociale, della democrazia di cui abbiamo bisogno.
Di tutto abbiamo bisogno, in Europa, tranne che di una svolta reazionaria e militarista.
L’Europa non deve fare la guerra ma pace, diritti, giustizia climatica e democrazia
Stiamo rischiando la guerra mondiale e il collasso climatico. La diseguaglianza cresce ogni giorno di più, e la democrazia è in pericolo. Abbiamo bisogno di una Unione Europea che risolva i problemi, non che li aggravi.
Per le elezioni europee, è possibile esprimere le preferenze: invitiamo a scegliere le liste e i candidati e le candidate che più garantiscono di proteggerci dai pericoli che abbiamo di fronte.
Votiamo per la pace:
per i cessate il fuoco, per una soluzione negoziale in Ucraina, per la fine dell’occupazione in Palestina e una pace giusta in Medio Oriente, contro il riarmo europeo, per il rispetto del diritto internazionale e di giustizia, contro ogni forma di neo-colonialismo.
Votiamo per il clima:
per l’abbandono del fossile e del nucleare,per una transizione giusta alle energie rinnovabili, per la difesa e la messa in sicurezza del territorio e del paesaggio, per una vera sovranità alimentare, per i diritti della
natura e del pianeta.
Votiamo per la giustizia sociale:
contro il ritorno all’austerità, per l’esclusione delle spese sociali dai vincoli di bilancio, per investimenti pubblici europei per garantire il diritto alla salute e all’istruzione pubblica e gratuita, il giusto salario, il diritto al reddito alla pensione e alla casa, il diritto alla piena protezione sociale, per la lotta alla povertà e non ai poveri, per l’accesso pieno ai diritti culturali.
Votiamo per i diritti:
per i diritti delle persone migranti ad essere salvati e accolti, per i diritti delle donne contro violenza e discriminazioni, per i diritti delle persone Lgbtqia+ e delle famiglie arcobaleno, contro ogni forma di razzismo e discriminazione, per una transizione digitale socialmente giusta.
Votiamo per una democrazia reale:
per il riconoscimento del ruolo dei corpi intermedi, per il pieno sostegno alle organizzazioni di società civile indipendente, contro ogni forma di repressione del dissenso, per l’indipendenza dei media, per il diritto a manifestare ed associarsi, per il riconoscimento e la tutela delle istituzioni non-profit nella legislazione e nel trattamento fiscale rimarcandone la separazione dal for-profit, per il sostegno all’associazionismo
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