Nella notte tra il 15 e il 16 gennaio il Circolo Arci Guernica di Arnesano (Lecce) è stato fatto bersaglio di un atto devastatorio inquietante che ha portato alla distruzione dei servizi igienici riservati allo staff e al furto della strumentazione necessaria allo svolgimento dell’attività. Questo ha fatto seguito a ripetute e pesanti minacce fatte nelle settimane precedenti nei confronti dei componenti del Circolo.
Un’azione gravissima perpetrata contro uno dei Circoli più vivi della Puglia e che, comunque, non scalfirà l’attività culturale che da sempre lo contraddistingue.
I danni provocati e probabilmente premeditati sono di decine di migliaia di euro. Ma se l’intento evidente è quello di zittire il Guernica, la risposta di tutta l’Arci sarà tanto più forte. Il Guernica non si ferma e non chiude. Anzi, lavorerà ancora più decisamente per la costruzione di un’alternativa sociale che, nel pieno dei valori dell’Arci, faccia della cultura, in qualsiasi sua forma, l’elemento imprescindibile di emancipazione.
Unendosi al coro unanime di sdegno che, in queste ore, si è levato da parte di molti soggetti istituzionali, politici e associativi, l’Arci chiama a raccolta quanti vorranno sostenere le attività del circolo attraverso il proprio impegno. Inoltre lancia una raccolta fondi straordinaria cui è possibile partecipare attraverso donazioni da effettuarsi al conto corrente dell’Arci Comitato Territoriale di Lecce (codice IBAN per le donazioni IT76N0335901001600000007591 Banca Prossima causale pro Arci Guernica)
Alessandro Cobianchi
Presidente Arci Puglia
Anna Caputo
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