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PER UNA CULTURA DEI DIRITTI PER UNA GIUSTA CAUSA_ 25 Ottobre, l’Arci in piazza con la CGIL

admin ottobre 14, 2014 campagne
Il lavoro non può essere una legge, senza essere un diritto”.
(“I miserabili” – Victor Hugo)

Sabato 25 Ottobre 2014 l’Arci sarà a Roma, in piazza con la CGIL  e con i Lavoratori.
Pubblichiamo, di seguito, l’appello di Arci Nazionale ed alcune indicazioni utili per parteciapre da Lecco all’evento.

PER UNA CULTURA DEI DIRITTI  PER UNA GIUSTA CAUSA.
25 OTTOBRE, L’ARCI IN PIAZZA CON LA CGIL

Partiamo dalla convinzione che la cultura dei diritti e della democrazia sia la vera innovazione che serve al nostro paese.
E’ la mancanza di diritti che ha generato crisi, disuguaglianza sociale, precarietà nel lavoro e nell’esistenza di tante e di tanti.
Per questo pensiamo sia sbagliata e fuorviante l’impostazione che si è voluta dare al dibattito sulla disciplina del mercato del lavoro e  consideriamo pericolosi i contenuti di ciò che potrebbe essere il Jobs Act proposto dal Governo.
La discussione sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori non è una discussione “tecnica”, è per noi una questione che attiene al riconoscimento di un diritto fondamentale .
E’ sbagliato partire dalla riduzione di tutele già previste dal nostro ordinamento indicandola come potenzialità di soluzione della crisi. Non è lungimirante usare la disciplina dei licenziamenti come una clava per definire i confini tra ciò che è vecchio e ciò che nuovo, tra immobilisti e innovatori.
Siamo convinti del contrario: è attraverso l’uguaglianza e i diritti che si sviluppa lavoro, così come attraverso investimenti in cultura, welfare, ambiente. Un mercato del lavoro privo della cultura dei diritti fondamentali non potrà mai ‘innovare’ e rispondere al cambiamento richiesto da un nuovo di modello di società e di sviluppo.
E’ per noi molto preoccupante, a questo proposito, anche l’impostazione che viene proposta dalla legge di stabilità a proposito dei tagli delle risorse nazionali nei confronti delle Regioni, che potrebbero avere, in questo senso , una ricaduta ancora più negativa sul sistema di protezione sociale e sulla vita dei cittadini.
Il Jobs Act  è stato presentato come una riforma del sistema di ammortizzatori sociali, ma le risorse economiche previste per il nuovo “salario minimo” sembrano, ad oggi, del tutto insufficienti.
Non tocca un tema centrale per la modernità del nostro paese come la democrazia dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Ma non è soltanto per una questione di contenuti che non condividiamo l’operato del Governo in questa vicenda.
Crediamo che oggi a rischio non sia solo la dignità dei lavoratori ma la concezione stessa delle articolazioni del nostro vivere democratico.
L’iter del Jobs Act, prima ancora che i suoi contenuti, svela un’idea alla quale non vogliamo e non possiamo rassegnarci: le organizzazioni della rappresentanza sociale (in questo caso il sindacato) , parte fondamentale del nostro sistema democratico, sembrano essere vissuti come fastidioso orpello, come il  residuo di un’epoca passata del quale c’è volontà di sbarazzarsi.
Noi pensiamo invece che le forme della rappresentanza sociale siano essenziali per la costruzione della democrazia nel nostro paese, agenti di  sviluppo e non fattori di immobilismo.
E’ attraverso il confronto e il dialogo con le forme della partecipazione e di rappresentanza dei cittadini che è possibile costruire un nuovo modello per uscire dalla crisi.
Anche a noi non sfugge la necessità di introdurre innovazioni nei rapporti tra forze sociali e istituzioni (in questo caso il Governo) ma questo non può significare  il  disconoscimento  o peggio la delegittimazione del ruolo dei cosiddetti “corpi intermedi” e quindi anche dei sindacati.
La nostra adesione alla manifestazione del 25 ottobre è quindi anche un appello alla riflessione per chiunque, nella temporanea condizione di responsabilità di governo (che sia nazionale o locale), pensi anche semplicemente in buona fede che il confronto e il dialogo sui temi fondamentali del vivere comune possano essere derubricati a passerelle o sbrigativi teatrini.
Noi, invece, crediamo giusto riconoscere lo sforzo di chi il confronto, quello vero, lo pratica quotidianamente con milioni di cittadini.

Per questi motivi l’Arci sarà in piazza con la CGIL il prossimo 25 ottobre e invita i propri soci e le proprie socie a manifestare per il lavoro, la dignità e l’uguaglianza.

Roma, 20 ottobre 2014

 

Ecco le indicazioni di CGIL lecco per partecipare all’evento:

CGIL LECCO – PARTENZA BUS Venerdì 24 ottobre
LECCO – SEDE CGIL VIA BESONDA ore 23,50
CERNUSCO LOMBARDONE – PIAZZALE ESSELUNGA ore 00,30

Rientro da ROMA SABATO 25 OTTOBRE alle ore  16.00

Prenotazione:

DIRETTAMENTE TRAMITE LE CATEGORIE
oppure al numero di telefono 0341488222
per maggiori informazioni,
http://www.cgil.lecco.it

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