Firma anche tu la EUROPEAN INITIATIVE FOR MEDIA PLURALISM !!!
“La nostra ambizione è quella di mobilitare i cittadini per rivendicare l’impegno delle istituzioni europee a sostegno dei diritti civili e delle libertà fondamentali, anche quando gli Stati li trascurano, come sempre più sta avvenendo”
Membri del comitato promotore italiano FNSI, Articolo 21, European Alternatives/Alternative Europee, Libertà e Giustizia, CGIL, ARCI, MoveOn Italia, Consiglio Italiano del Movimento Europeo – CIME, Libera Informazione, Caffè News, Associazione da Sud, Cittadinanzattiva, Società Pannunzio, IRPI – Investigative Reporting Project Italy.
La libertà e il pluralismo dei media sono sotto attacco in Europa. L’erosione del diritto a un’informazione indipendente, libera e plurale è una minaccia al pieno esercizio della cittadinanza europea. Ma è un diritto che i cittadini possono rivendicare, firmando a sostegno dell’Iniziativa Cittadina Europea per il Pluralismo dei Media. Grazie a questo nuovo strumento di democrazia partecipativa, che permette ad almeno un milione di cittadini di presentare una proposta di legge direttamente alla Commissione europea, i cittadini potranno fare sentire la propria voce. Per la prima volta, i cittadini potranno anche firmare online – un passo importante verso la democrazia digitale. “Fino ad oggi le istituzioni europee sono rimaste immobili di fronte alla continua violazione della libertà d’informazione in diversi paesi, a cominciare da Italia e Ungheria.
Con questa iniziativa chiediamo un’Europa che sanzioni non solo i deficit di bilancio, ma anche e soprattutto i deficit di democrazia e libertà” ha dichiarato Lorenzo Marsili, portavoce europeo dell’iniziativa.
Con questa proposta i cittadini europei chiedono in particolare:
1) Una legislazione efficace per evitare la concentrazione della proprietà dei media e della pubblicità;
2) una garanzia di indipendenza degli organi di controllo rispetto al potere politico;
3) la definizione del conflitto di interessi per evitare che i magnati dei mezzi di informazione occupino alte cariche politiche;
4) sistemi di monitoraggio europei più chiari per verificare con regolarità lo stato di salute e l’indipendenza dei media negli Stati Membri.
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