Come è possibile leggere di seguito nella lettera che ci ha inviato, Rita Borsellino non potrà partecipare alle iniziative in programma a Lecco a causa di problemi di salute.
L’intitolazione dell’Aula Magna comune alle due scuole F. Viganò e M.G. Agnesi di Merate è stata rimandata in accordo con gli istituti scolastici con la volontà di riproporre l’evento. Lo stesso vale per la visita al centro diurno integrato per anziani Le querce di Mamre a Galbiate.
L’iniziativa al circolo ARCI La Lo.Co. di Osnago, pensata all’interno del percorso “Verso la Carovana Antimafie” è stata invece confermata. Riteniamo infatti giusto, come scrive anche Rita, mantenere questo impegno per il significato stesso che rappresenta la Carovana Internazionale Antimafie, ovvero essere testimone di buone pratiche e di momenti di partecipazione.
La serata vedrà quindi la proiezione di un filmato sulla Carovana e la partecipazione di Luigi Lusenti, ARCI Lombardia e coordinatore regionale della Carovana Antimafie.
A seguire cena della legalità.
Palermo, 2 Aprile 2014
All’attenzione di
Comitato provinciale Arci Lecco,
Circolo Arci di Osnago La. Co. Co.
e del
Centro Diurno Integrato per Anziani“Le Querce di Mamre” di Galbiate
Cari amici e care amiche,
mi spiace comunicarvi mio malgrado, che per problemi di salute, non potrò essere presente alle iniziative in programma il 3 e 4 aprile a Lecco, ne sono rammaricata. Vi ringrazio per l’attenzione e l’interesse nei miei confronti e nei confronti del mio impegno intrecciato con l’Arci e la Carovana antimafie, che continua da oltre 20 anni, e non si ferma nonostante talvolta subentrino, come in questo caso, complicazioni dettate dal mio stato di salute provato da lunghi viaggi all’estero.
Vi prego di scusarmi per i disagi arrecati, vi saluto con affetto sperando di porre rimedio a questa mia assenza,
un caro saluto e Buon cammino,
Carovana Antimafie 2015
In questa edizione di ATtivaTORI di Cittadinanza Arci Lecco, insieme ai partner, ha voluto rivolgere l’attenzione sull’importanza e sul significato sociale che sta alla base dell’atto della confisca: quello di restituire i beni alla comunità, renderli vivi, animarli con iniziative culturali, formative e informative sulla difesa della democrazia, della legalità, della giustizia sociale, del diritto al lavoro.
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