Ha ottenuto ottimi risultati l’iniziativa “La Legalità in Tavola”, organizzata da Arci Lecco in collaborazione con Gruppo Antimafie Osnago e il Circolo Arci La Ferriera di Lecco !
Di seguito, vi proponiamo la rassegna stampa dei tre momenti che hanno visto la nostra Associazione protagonista di varie attività di antimafia sociale con due ospiti d’eccezione: Rita Borsellino e Alessandra Cerreti.
In occasione della conclusione dei percorsi di Educazione alla Legalità Democratica, realizzati durante questo anno scolastico presso l’Istituo F. Viganò e il Liceo scientifico M.G. Agnesi, si è deciso di invitare due figure che rappresentano ambiti diversi ma completmentari della lotta alle mafie:
– Rita Borsellino, già europarlamentare, espressione dell’impegno della società civile e sorella del magistrato Paolo Borsellino;
– Alessandra Cerreti, magistrato presso la procura di Milano, con un’esperienza pregressa presso la DDA di Reggio Calabria.
La mattinata si cè conclusa con l’intitolazione dell’Aula Magna, comune ad entrambi gli Istituti, a Paolo Borsellino e agli agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
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A seguire, è stato realizzato un pranzo sociale presso il Circolo Arci La Ferriera, occasione di socialità in cui il confronto sui temi introdotti durante la mattinata a scuola è stato portato avanti ed in cui vi è stato un breve intervento sull’esperienza della Carovana Antimafie, nata in Sicilia nel 1994, e sull’importanza del riutilizzo sociale dei beni confiscati.
A conclusione della giornata, è stata fatta una visita presso l’ex Pizzeria Wall Street con le nostre ospiti per mostrar loro l’avanzamento dei lavori e per informarle dell’opportunità che il bando emesso dal Comune per la gestione del bene confiscato di via Belfiore rappresenta per la nostra città.
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Carovana Antimafie 2015
In questa edizione di ATtivaTORI di Cittadinanza Arci Lecco, insieme ai partner, ha voluto rivolgere l’attenzione sull’importanza e sul significato sociale che sta alla base dell’atto della confisca: quello di restituire i beni alla comunità, renderli vivi, animarli con iniziative culturali, formative e informative sulla difesa della democrazia, della legalità, della giustizia sociale, del diritto al lavoro.
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