Si è spento il 23 dicembre 2013, all’età di 87 anni, Arrigo Diodati, tra i fondatori e presidente onorario dell’Arci.
Figlio di antifascisti, con i genitori riparò in Francia nel 1937. Rientrato in Italia nel 1943, iniziò giovanissimo la lotta partigiana a La Spezia, dove era nato, e in seguito a Genova, diventando vice commissario politico delle SAP.
Arrestato negli ultimi mesi del ’44, il 23 marzo del 1945 fu prelevato dal carcere di Marassi per essere fucilato con altri compagni antifascisti, ma sopravvisse fortunosamente all’eccidio di Cravasco. Si ricongiunse con le Brigate Partigiane e fu uno dei protagonisti della Liberazione di Genova.
Nel 1957 contribuì alla fondazione dell’Arci, a cui ha dedicato tutta la vita. Profondamente addolorata per la sua scomparsa, l’associazione si stringe con affetto alla sorella Soledad e a tutta la sua famiglia.
Ciao Arrigo, sarai sempre nei nostri cuori.
Di seguito, riportiamo il messaggio di cordoglio di Anpi Nazionale:
“Esprimiamo profondo intenso cordoglio e grande commozione per la scomparsa di ARRIGO DIODATI, “FRANCO”, vice commissario politico delle SAP di Genova durante la Lotta di Liberazione dal nazifascismo e personalità di altissimo profilo della nostra Repubblica.
Fondatore dell’ARCI, ora Presidente onorario dell’Associazione ha continuato a infondere gli ideali della Resistenza nella promozione della solidarietà e della cultura.
Non poteva essere altrimenti per un protagonista della storia democratica italiana, prima costretto dal regime a lasciare il Paese, rientrato per combattere nella Resistenza, arrestato, torturato, scampato all’eccidio di Cravasco e poi tra i protagonisti della Liberazione di Genova.
Mancherà un grande interprete della vocazione alla pace e all’eguaglianza dell’Italia migliore, punto di riferimento per più generazioni. Resterà il ricordo del Partigiano e del Suo contributo, prezioso in quei mesi difficili e inestimabile in tempo di pace.
In questo momento tanto triste siamo all’ARCI tutta e ai Suoi familiari.”
a Presidenza e la Segreteria Nazionale ANPI
Carovana Antimafie 2015
In questa edizione di ATtivaTORI di Cittadinanza Arci Lecco, insieme ai partner, ha voluto rivolgere l’attenzione sull’importanza e sul significato sociale che sta alla base dell’atto della confisca: quello di restituire i beni alla comunità, renderli vivi, animarli con iniziative culturali, formative e informative sulla difesa della democrazia, della legalità, della giustizia sociale, del diritto al lavoro.
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